Nel 1967 filosofo Nelson Goodman fonda presso la
Harvard Graduate School of Education il "Project Zero",
un progetto di carattere interdisciplinare, che chiamava ad un confronto «sperimentale»
studiosi di diverse prospettive concettuali, metodologie, sensibilità
filosofiche ed artistiche. Il gruppo di ricerca indaga le modalità di
formazione della conoscenza e le strategie di apprendimento. Negli anni '70, il
Progetto si articola in due dipartimenti, sotto la direzione congiunta di David Perkins, il quale dirige il
Cognitive Skills Group, orientato all'indagine delle capacità percettive e
cognitive degli adulti, e di Howard Gardner, che dirige il
Developmental Group, con l'accento sullo sviluppo delle capacità simboliche in
bambini normali e particolarmente dotati.
Agli inizi degli anni ottanta il progetto compie una decisiva svolta in
senso pedagogico. Oltre la metà degli studi realizzati riguardano modalità di
applicazione ai programmi scolastici, dalle scuole dell'infanzia fino alle
scuole superiori.
Nel 1984, dopo le teorizzazioni di Gardner sulle Intelligenze Multiple,
parte Project Spectrum nelle università americane di Harvard e
Tufts, cercando di definire una pedagogia alla quale gli insegnanti possano
ispirarsi per organizzare la vita della classe e della scuola. Tutto questo si
traduce, nella didattica, in un approccio teso a valorizzare le differenti
potenzialità di ogni bambino, individuabili attraverso un'osservazione
sistematica e condotta con criteri e strumenti validati scientificamente, ma
sostanzialmente molto diversi dai tradizionali test di intelligenza.
Questa ricerca aveva come obiettivo quello di individuare i vari tipi di
intelligenze presenti nei bambini, ma per far questo occorreva modificare le
normali attività curricolari. Si è visto, in sostanza, che introducendo
attività che aiutavano i bambini a prendere consapevolezza delle proprie
potenzialità in un certo ambito, si ottenevano dei miglioramenti a breve e
lungo termine nell'apprendimento scolastico e nella motivazione a proseguire
gli studi. Spectrum si è basato sull'assunto che ogni bambino ha un potenziale
di sviluppo forte in una o in alcune aree di contenuto e che è responsabilità
del sistema scolastico scoprirle e nutrirle. La valutazione alternativa si pone
come ricerca di una scuola in grado di offrire il meglio per ognuno e per
tutti. Una scuola alternativa, che ponga al centro l'apprendimento e l'alunno,
guarda al futuro (T. Blythe, Gardner, 1993).
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